martedì 31 luglio 2012

CORSI DI AGOPUNTURA PER MEDICI: INTERVISTA AL DOTT MAURO CUCCI

Abbiamo intervistato il Dr Mauro Cucci, direttore dell'Istituto Superiore di Agopuntura, ente di formazione per medici e farmacisti che ha recentemente compiuto 10 anni (qui la sua storia). 

Dr Cucci, lei che è il fondatore dell'ISA, quali motivi l'hanno spinta a portare questa disciplina millenaria in Italia? A distanza di 10 anni lo rifarebbe? 

Si, senza alcun dubbio. A quel tempo eravamo un gruppo di medici, docenti e studiosi di questa disciplina, che, pur provenienti esperienze diverse, lavoravamo insieme da qualche anno sotto una gestione diversa. Non eravamo soddisfatti e, dopo quale tentativo di evoluzione interna abbiamo deciso di fare da soli. Già a quell’epoca, e oggi più che mai, le Scuole di Agopuntura in Italia sono parecchie.

Crede davvero che nel panorama formativo italiano ci sia spazio e necessità di un Istituto come il vostro? 

La maggior parte delle scuole di Agopuntura in Italia e nel mondo sono legate ad una didattica ancora troppo legata al Simbolismo cinese, che presenta un modello valido da millenni, ma si esprime con un gergo che è troppo lontano dal retro-terra culturale del medico occidentale e quindi risulta incomprensibile. Da prendere come un atto di fede e che si presta alle critiche di non scientificità che fanno la fortuna dei suoi detrattori. L’Agopuntura invece è una disciplina che, se opportunamente decodificata, può essere perfettamente integrata con la scienza occidentale, senza perdere alcunché della propria millenaria validità. 
E’ proprio questa consapevolezza, assieme alla competenza in questa disciplina di “traduzione” che ci ha reso consapevoli dell’esistenza di uno spazio per noi nel panorama formativo italiano 

Siete gli unici, in Italia a proporre questo approccio? 

No, e, onestamente, non siamo neanche stati i primi. L’Energetica dei Sistemi Viventi, questo è il nome della disciplina, è insegnata anche in altre scuole. Il gruppo di docenti che ha fondato il nostro Istituto, dopo aver maturato molte esperienze con l’Agopuntura Tradizionale, si è conosciuto in una scuola di ESV. Il problema è che queste scuole spesso dimenticano le origini e i presupposti dell’Agopuntura, che sono poi le fondamenta del modello culturale. Così facendo la trasformano in qualcosa di meccanicistico la impoveriscono e fanno esattamente il contrario dello scopo per cui la ESV è stata elaborata: sfruttarne al massimo le potenzialità. La nostra didattica ha invece l’ambizione di rispettare al massimo il Corpus Dottrinale Tradizionale, dando però ai discenti la possibilità di capirne la logica scientifica che sta alla base di un gergo tanto simbolico. 

Perché un medico moderno dovrebbe essere interessato allo studio dell’Agopuntura? 

Indipendentemente dal fatto che poi la pratichi o meno, l’Agopuntura obbliga il medico a riscoprire un approccio globale, olistico, alla salute dei propri pazienti, che troppo spesso viene emarginato, e, quasi sempre, proprio ignorato, nella formane universitaria moderna. Dopo anni di super specializzazione e di protocolli terapeutici standardizzati, la ricerca medica attuale sta riscoprendo l’unicità dell’individuo e l’estrema importanza della integrazione con l’ambiente. Questi contributi però fanno ancora molta fatica ad entrare nei programmi universitari. Per l’Agopuntura invece questo è un approccio obbligato. Per essere buoni agopuntori ogni essere umano deve essere inteso un’entità unica immersa nel suo ambiente e come tale va sempre considerato. Nella salute e nella malattia. Questo è l’arricchimento generale per un medico che si avvicina all’Agopuntura. Poi c’è indiscutibilmente un aspetto più pratico: L’acquisizione di uno strumento complementare alla medicina convenzionale che arricchisce il professionista di una serie di competenze maggiori e sempre più efficaci. 

Quali prospettive professionali si aprono per il medico diplomato presso il vostro Istituto? 

Purtroppo al momento le maggiori possibilità professionali sono ancora confinate nell’ambito dell’attività privata, che però offre attualmente ottime possibilità di soddisfazione. L’opportunità di lavorare in ambito pubblico o convenzionato sono ancora marginali. Recentemente però si stanno aprendo sempre più spazi in questo settore, anche in virtù di qualche movimento legislativo e istituzionale, che sembra aprire nuove strade al riconoscimento ufficiale all’Agopuntura 

La maggior parte delle scuole italiane propone un corso triennale. Per quale ragione voi ne promuovete uno biennale? 

Abbiamo sempre ritenuto che fosse l’offerta formativa ad influenzare i monte-ore e non viceversa. Noi riteniamo che sia possibile proporre un prodotto di estrema qualità, che vada ben oltre i requisiti minimi e permetta al discente di acquisire una competenza più che sufficiente per lavorare in autonomia tramite le ore, teorico-pratiche e online, che abbiamo suddiviso in due anni. Attualmente le uniche richieste di monte-ore standardizzate provengono dagli Ordini Professionali Provinciali e, la maggior parte di queste, vengono soddisfatte dal nostro monte-ore proposto. Consci però del fatto che alcuni Ordini chiedono a triennalità, abbiamo predisposto un terzo anno, opzionale, per coloro che, intendendo iscriversi al Registro dei Medici Agopuntori della propria Provincia, se questo richiede, come criterio di ammissione, la triennalità. 

Quello che proponete è un percorso impegnativo? 

Molto. Occorre una forte motivazione e uno sforzo intellettuale notevole. La soddisfazione e le possibilità di migliorare la propria qualità professionali sono, a risultato raggiunto, decisamente grandi.

Contatti: 

L'istituto Superiore di Agopuntura ha una pagina web: www.isagopuntura.org
Una pagina Facebook  e un canale su TWITTER  


Tel. - Fax: 02 37648561 - lun-ven, 16:00-18:00