giovedì 8 settembre 2016

DENTISTA A FAENZA NELLE CLINICHE DENTALI GIOVANNI BONA

La tua clinica dentale all’avanguardia presso il Centro Commerciale ” Le Maioliche”. Via Bisaura 3, Faenza (RA)







Tempestività, accoglienza, attenzione e qualità ad altissimo livello a costi contenuti è questa la filosofia delle Cliniche Dentali Giovanni Bona che pongono al centro della propria attività il benessere del paziente. 


Attenzione verso i pazienti ma anche un occhio di riguardo verso l’economia della zona. La clinica di Faenza, infatti, dà lavoro a tre persone assunte sul territorio della provincia di Ravenna. All’interno della sede sono operativi anche 1 medico odontoiatra specialista e 1 igienista.

“Le Cliniche Giovanni Bona offrono trattamenti odontoiatrici di elevata qualità, accessibili e personalizzati . “Prima si curano le persone, poi i denti”, la nostra filosofia è quella di ascoltare il paziente, tranquillizzandolo e mettendolo a proprio agio. I nostri clienti hanno a disposizione un team di diversi specialisti in grado di prevenire e curare qualunque problema odontoiatrico in maniera completa e tempestiva".

Le strutture sono fornite di Laboratori Odontotecnici di proprietà che garantiscono una più veloce tempistica di produzione delle protesi, un rigido controllo del processo di produzione, la sicurezza dei materiali utilizzati e non da ultimo una diminuzione dei costi per il paziente.

Le Cliniche dentali Giovanni Bona sono all'avanguardia nelle tecniche di implantologia e chirurgia dentale avanzata(32 sedi sul territorio italiano con l’apertura di Albenga) con più di 20 anni di esperienza, più di 40.000 casi risolti con successo e 100.000 pazienti curati.

Per maggiori informazioni e per prenotare la prima visita gratuita è attivo il numero verde oppure si può compilare il form sul sito www.giovannibona.com


Indirizzo: 
Centro Commerciale ” Le Maioliche”
Via Bisaura 3, Faenza (RA)




sabato 27 agosto 2016

GIOVANNI BONA CLINICHE DENTALI, PENSA AL TUO SORRISO!

Masticare nel modo corretto è importante per lo stato di salute generale, una buona prevenzione è indispensabile per avere una bocca sana. Per questo le Cliniche Dentali Giovanni Bona   pongono al centro della propria attività il benessere del paziente, e hanno pensato a una promozione per chi rientra dalle vacanze estive.



In tutte le cliniche dentali Giovanni Bona operano specialisti la cui preparazione, unita alla modernità dei centri, garantisce uno standard di alto profilo. L’accesso alle nostre cliniche vi permette tanti comodi vantaggi, primo fra tutti i ridottissimi tempi di attesa per ottenere la prestazione. I nostri operatori prenotano in accordo con voi l’appuntamento e vi consigliano sempre il centro sanitario più vicino e adatto per le prestazioni che dovete svolgere. Massima serenità quindi, con il minimo di preoccupazioni.


I nostri ortodontisti sapranno valutare la soluzione più indicata per le vostre esigenze e vi seguiranno per tutto percorso di cura attraverso visite periodiche che potrete programmare negli orari a te più comodi.

Prenotate la prima visita senza impegno*


Per tutti i casi di ortodonzia invisibile e tradizionale solo a settembre puoi utilizzare lo sconto del 20%.


*Lo sconto applicabile sul listino presente in clinica sono validi fino al 30/09/16. L’offerta non è cumulabile con sconti relativi ad altre promozioni e/o convenzioni. La fattibilità di ogni intervento sarà valutata nel corso della visita odontoiatrica.

mercoledì 17 giugno 2015

UNIVERSITÀ POPOLARE DI MILANO PREMIA MARIO MACALLI PER MERITI LAVORATIVI E SPORTIVI

Il presidente della Lega Pro ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dall'Università Popolare di Milano. La cerimonia si è tenuta  presso il Prorettorato bresciano dell'ateneo milanese,  ed è stata anche un'occasione di confronto per parlare della mission della Lega Pro all'interno dell'attuale sistema calcio.

Mario Macalli all'Università Popolare degli Studi di Milano
Mario Macalli, rappresenta la presidenza più longeva del calcio italiano: occupa infatti la poltrona di presidente dell'ex Serie C dal 10 gennaio 1997;  confermato per ben 4 mandati, nel 2000, 2004, 2008 e nel 2012 appunto alla presidenza di quella che ieri era Lega Professionisti di serie C e che con lui prende poi il nome di Lega Italiana Calcio Professionistico, meglio conosciuta come Lega Pro.

Cominciato il suo percorso in ambito dirigenziale calcistico nel 1962 alla guida della società del Pergocrema, con l’esperienza acquisita si impegna e punta a pieno titolo a ruoli di rilievo negli organismi direttivi della Lega Nazionale Serie C e nel 1977 riceve la carica di Dirigente Federale. Da quel momento tanti sono i ruoli di responsabilità che assume sempre nell’ambito calcistico e così  fino ad arrivare al 1987 anno in cui diventa vice-presidente della Lega Professionisti di Serie C.

Ma è dal 1997 che, diventato appunto presidente della Lega Professionisti di serie C, riesce ad avviare una serie di iniziative importanti miranti alla ristrutturazione e riqualificazione della stessa mantenendone i conti ed i bilanci sempre in ordine ed in attivo.

Di queste iniziative  la più evidente e di epocale rilievo è l’unificazione della Serie C1 e Serie C2 in un unico torneo organizzato in 3 gironi.

Inoltre dal 2009 è vice presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio.
Grande impegno, grande coraggio e terzietà nel sostenere le proprie idee sempre e solo al servizio della cultura dello sport sono stati gli elementi caratterizzanti del profilo e dello stile Macalli.

Fulgido esempio di servitore dello sport, forse unico tra i Suoi colleghi dirigenti, non ha mai voluto compensi economici per i ruoli ed incarichi istituzionali svolti e ricoperti: il suo spirito a tutela del mondo calcistico lo hanno sempre visto protagonista difensore dei valori dello sport, circostanza questa per cui non ha esitato anche a subire pressioni e contrasti per garantire i valori professati in una vita di impegno sportivo.  Grande è sempre stata la determinazione dell’uomo che ha fatto della sua passione per il gioco del calcio il leitmotiv della propria vita ancora oggi votata a far conseguire i massimi risultati e vantaggi anche per un ruolo e livello calcistico quale è la Lega Pro considerata a torto la meno blasonata delle categorie professionali:  forse sì meno nota dal punto di vista mediatico ma molto amata, sentita e partecipata dalle realtà locali che ritrovano nelle squadre di “serie C” ancora il sapore della condivisione della propria terra, della propria cultura locale e del riconoscere per strada o sotto casa i propri “campioni” professionisti.
Un livello professionale quello della “serie C” che fa sentire tutti protagonisti e permette di ritrovare e rievocare nei momenti di gioco in campo un ricordo ancestrale di confronti fra “clan rivali” che schierano in campo i propri campioni coinvolgendo tutti, protagonisti e spettatori, in un “unicum” di condivisione.

Valore questo che per essere preservato necessita della capacità di sentire, comunicare e difendere le origini sane di questo grande sport popolare che è il calcio. L’uomo Macalli ha saputo coniugare, preservare e far evolvere tutto ciò. Oggi il calcio nella sua positiva accezione ha molto dei principi e dei valori di Macalli: sicuramente è oggi un calcio migliore rispetto a quando lo ha preso in gestione.

Con queste motivazioni Università Popolare degli Studi di Milano, conferisce a  Mario Maccalli, a pieno merito, l'onorificenza più alta per il suo impegno nel lavoro e nello sport.


domenica 3 marzo 2013

Sport, cultura ed educazione interculturale attraverso lo sport

Ha preso il via nei giorni scorsi il progetto “Sport, sport cultura ed educazione interculturale attraverso lo sport” promosso dall’Unione Sportiva Acli Marche e cofinanziato dalla Regione Marche ai sensi della L.R. 9/2004. 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i partecipanti al presente progetto alla esigenza di collaborare per trarre vantaggio dai valori trasmessi attraverso lo sport per lo sviluppo delle conoscenze e competenze che consentono ai giovani di sviluppare capacità fisiche e la volontà a compiere sforzi a livello personale, nonché capacità sociali come il lavoro di gruppo, la solidarietà, la tolleranza ed il fair play in ambito multiculturale. 
Una iniziativa che non ha mancato di interessare anche Yorker University che con il suo corso di Faculty e Fitness Doctorate è sempre attenta alle logiche che uniscono cultura e sport nel nostro paese.
Altri obiettivi del progetto sono incoraggiare lo scambio di buone pratiche sul ruolo che lo sport può svolgere nei sistemi educativi per promuovere l’inclusione sociale dei gruppi sfavoriti, in particolare quelli di origine straniera e promuovere una nuova cultura sportiva che sappia dire il reale valore che ha in esso la persona, evidenzi la dimensione di gioco che si accompagna all’attività sportiva e all’aspetto di gratuità che è insita nel gioco. 

“Occorre insomma – dicono i dirigenti dell’U.S. Acli delle Marche - pensare lo sport come attività che mette al centro la persona e che osa rivolgersi a tutti, accogliendo la sfida di privilegiare le persone in difficoltà, di coinvolgere i demotivati, di orientare i le energie dei ribello verso un risultato comune e positivo. Ma promuovere una nuova cultura sportiva vuol dire anche aprire un dialogo con chi intende lo sport in maniera diversa al fine di creare dibattito, scambio di opinioni e di esperienze, promuovere momenti di confronto”. 

Lo sport è un linguaggio universale, in un campo possono incontrarsi e giocare una partita persona di culture diverse, di lingue diverse, ma incontrarsi e comunicare lo stesso. Questo ruolo sociale dello sport è stato anche riconosciuto nel Libro Bianco dello sport dell’Unione Europea, in cui si evidenzia come lo sport possa assumere un ruolo fondamentale nella formazione non formale, nel volontariato, nella lotta contro ogni forma di discriminazione e nella lotta alle droghe. In maniera particolare è stata riconosciuta l’importanza dello sport che può “facilitare l’integrazione nella società dei migranti e delle persone d’origine straniera e sostenere il dialogo interculturale”.

lunedì 25 febbraio 2013

YORKER UNIVERSITY


L'esperienza di migliaia di studenti che, per motivi diversi (chi per lavoro, chi per difficoltà fisiche) all'università dopo la scuola dell'obbligo ricalca l'importanza delle "open university"  come la "Yorker University" che offrono la possibilità di seguire i corsi in distance learning attraverso piattaforme web e consentire a chiunque di seguire i corsi in modo asincrono da casa o dall'ufficio.

Molti cosi' hanno trovato il modo migliore per ottenere il diploma che desideravano anche con impegni di lavoro o familiari o di salute e costruire una carriera ... studiando con le Open University, evitando di   tra l'altro le alte tasse universitarie tipiche dei paesi USA.

Giacomo, uno degli alunni già iscritto ai corsi, dice:

"Ho trovato molte difficoltà a continuare a tempo pieno a studiare all'Università, volevo essere indipendente e così ho lasciato il mio posto universitario e cercato un lavoro nel settore delle costruzioni."

"Ho avuto la fortuna di atterrare il mio lavoro come designer in una società di costruzioni specializzata nelle facciate all'esterno degli edifici. Ora sono qui da sette anni e contemporaneamente mi sono iscritto a una università telematica, una open university che non obbliga alla frequenza"

"I miei datori di lavoro mi hanno offerto di sponsorizzare i miei studi per ottenere un certificato di studi superiore"

Dopo aver contattato alcuni istituti che offrivano corsi on-line, Giacomo scoprì che poteva studiare part-time ottenendo un titolo di studio senza frequenza obbligatoria. Era felice quando i suoi datori di lavoro hanno deciso di sponsorizzare i suoi studi.

"Il mio più grande problema è stato decidere esattamente quello che volevo fare", dice. "C'erano tutti i tipi di moduli tra cui scegliere."

"Il corso è principalmente on-line, anche se ho incontrato il mio insegnante una volta al mese e ci sono stati alcuni tutorial sera nei collegi locali e nelle scuole. Che è stata una esperienza buona, perché ho avuto modo di incontrare altre persone che fanno lo stesso modulo di corso, scambiando esperienze"

"Ho iniziato nel 2006, all'età di 24 anni, e ho dovuto essere molto attento a organizzare lavoro e studio. Devo ammettere che ci sono state alcune sere dei weekend in cui ho dovuto faticare molto per trovare la  forza mentale di studiare. Ma sono davvero felice di aver perseguito questo obiettivo perché ora sono una persona molto . "

Giacomo dice che l'azienda in cui lavora lo ha sempre aiutato molto. "Mi hanno permesso di trascorrere un giorno alla settimana a studiare in ufficio, senza distrazioni.

"Ho passato quattro anni a studiare, ed è stato bellissimo quando ho partecipato alla cerimonia di consegna degli attesati, circondato da altre persone che come me avevano impegnato molto del loro tempo per perseguire questo obiettivo".

Il corso Open University è stato fondamentale anche per la sua carriera. "Mi piace molto il mio attuale lavoro," dice. "Ma in futuro mi hanno la possibilità di diventare direttore di stabilimento, e dunque gli studi mi hanno aiutato molto in questo"

A chiunque voglia studiare con la Open University, Giacomo offre questo consiglio: "Non dovete scoraggiarvi alle prime difficoltà, perché nulla è impossibile se davvero lo desiderate. La cosa importante è scegliere il corso e fare ciò che davvero vi piace. " 




martedì 31 luglio 2012

CORSI DI AGOPUNTURA PER MEDICI: INTERVISTA AL DOTT MAURO CUCCI

Abbiamo intervistato il Dr Mauro Cucci, direttore dell'Istituto Superiore di Agopuntura, ente di formazione per medici e farmacisti che ha recentemente compiuto 10 anni (qui la sua storia). 

Dr Cucci, lei che è il fondatore dell'ISA, quali motivi l'hanno spinta a portare questa disciplina millenaria in Italia? A distanza di 10 anni lo rifarebbe? 

Si, senza alcun dubbio. A quel tempo eravamo un gruppo di medici, docenti e studiosi di questa disciplina, che, pur provenienti esperienze diverse, lavoravamo insieme da qualche anno sotto una gestione diversa. Non eravamo soddisfatti e, dopo quale tentativo di evoluzione interna abbiamo deciso di fare da soli. Già a quell’epoca, e oggi più che mai, le Scuole di Agopuntura in Italia sono parecchie.

Crede davvero che nel panorama formativo italiano ci sia spazio e necessità di un Istituto come il vostro? 

La maggior parte delle scuole di Agopuntura in Italia e nel mondo sono legate ad una didattica ancora troppo legata al Simbolismo cinese, che presenta un modello valido da millenni, ma si esprime con un gergo che è troppo lontano dal retro-terra culturale del medico occidentale e quindi risulta incomprensibile. Da prendere come un atto di fede e che si presta alle critiche di non scientificità che fanno la fortuna dei suoi detrattori. L’Agopuntura invece è una disciplina che, se opportunamente decodificata, può essere perfettamente integrata con la scienza occidentale, senza perdere alcunché della propria millenaria validità. 
E’ proprio questa consapevolezza, assieme alla competenza in questa disciplina di “traduzione” che ci ha reso consapevoli dell’esistenza di uno spazio per noi nel panorama formativo italiano 

Siete gli unici, in Italia a proporre questo approccio? 

No, e, onestamente, non siamo neanche stati i primi. L’Energetica dei Sistemi Viventi, questo è il nome della disciplina, è insegnata anche in altre scuole. Il gruppo di docenti che ha fondato il nostro Istituto, dopo aver maturato molte esperienze con l’Agopuntura Tradizionale, si è conosciuto in una scuola di ESV. Il problema è che queste scuole spesso dimenticano le origini e i presupposti dell’Agopuntura, che sono poi le fondamenta del modello culturale. Così facendo la trasformano in qualcosa di meccanicistico la impoveriscono e fanno esattamente il contrario dello scopo per cui la ESV è stata elaborata: sfruttarne al massimo le potenzialità. La nostra didattica ha invece l’ambizione di rispettare al massimo il Corpus Dottrinale Tradizionale, dando però ai discenti la possibilità di capirne la logica scientifica che sta alla base di un gergo tanto simbolico. 

Perché un medico moderno dovrebbe essere interessato allo studio dell’Agopuntura? 

Indipendentemente dal fatto che poi la pratichi o meno, l’Agopuntura obbliga il medico a riscoprire un approccio globale, olistico, alla salute dei propri pazienti, che troppo spesso viene emarginato, e, quasi sempre, proprio ignorato, nella formane universitaria moderna. Dopo anni di super specializzazione e di protocolli terapeutici standardizzati, la ricerca medica attuale sta riscoprendo l’unicità dell’individuo e l’estrema importanza della integrazione con l’ambiente. Questi contributi però fanno ancora molta fatica ad entrare nei programmi universitari. Per l’Agopuntura invece questo è un approccio obbligato. Per essere buoni agopuntori ogni essere umano deve essere inteso un’entità unica immersa nel suo ambiente e come tale va sempre considerato. Nella salute e nella malattia. Questo è l’arricchimento generale per un medico che si avvicina all’Agopuntura. Poi c’è indiscutibilmente un aspetto più pratico: L’acquisizione di uno strumento complementare alla medicina convenzionale che arricchisce il professionista di una serie di competenze maggiori e sempre più efficaci. 

Quali prospettive professionali si aprono per il medico diplomato presso il vostro Istituto? 

Purtroppo al momento le maggiori possibilità professionali sono ancora confinate nell’ambito dell’attività privata, che però offre attualmente ottime possibilità di soddisfazione. L’opportunità di lavorare in ambito pubblico o convenzionato sono ancora marginali. Recentemente però si stanno aprendo sempre più spazi in questo settore, anche in virtù di qualche movimento legislativo e istituzionale, che sembra aprire nuove strade al riconoscimento ufficiale all’Agopuntura 

La maggior parte delle scuole italiane propone un corso triennale. Per quale ragione voi ne promuovete uno biennale? 

Abbiamo sempre ritenuto che fosse l’offerta formativa ad influenzare i monte-ore e non viceversa. Noi riteniamo che sia possibile proporre un prodotto di estrema qualità, che vada ben oltre i requisiti minimi e permetta al discente di acquisire una competenza più che sufficiente per lavorare in autonomia tramite le ore, teorico-pratiche e online, che abbiamo suddiviso in due anni. Attualmente le uniche richieste di monte-ore standardizzate provengono dagli Ordini Professionali Provinciali e, la maggior parte di queste, vengono soddisfatte dal nostro monte-ore proposto. Consci però del fatto che alcuni Ordini chiedono a triennalità, abbiamo predisposto un terzo anno, opzionale, per coloro che, intendendo iscriversi al Registro dei Medici Agopuntori della propria Provincia, se questo richiede, come criterio di ammissione, la triennalità. 

Quello che proponete è un percorso impegnativo? 

Molto. Occorre una forte motivazione e uno sforzo intellettuale notevole. La soddisfazione e le possibilità di migliorare la propria qualità professionali sono, a risultato raggiunto, decisamente grandi.

Contatti: 

L'istituto Superiore di Agopuntura ha una pagina web: www.isagopuntura.org
Una pagina Facebook  e un canale su TWITTER  


Tel. - Fax: 02 37648561 - lun-ven, 16:00-18:00


lunedì 4 aprile 2011

UNIVERSITA' POPOLARE DI MILANO E LA COSTA D'AVORIO


Milano - "Siamo profondamente scossi e vicini ai colleghi e alla popolazione della Costa d'Avorio, Paese teatro di recenti scontri" "Ci auguriamo che il tutto si risolva al più presto senza perdite di vite umane".
Questo il messaggio della Università Popolare degli Studi di Milano che viene diramato attraverso il web e gli organi di stampa
La capitale commerciale del paese è infatti da giorni sotto assedio tra i sostenitori del presidente Ouattara, vincitore delle ultime elezioni, e quello uscente Gbagbo che rifiuta di abbandonare il potere.



Nella foto un incontro istituzionale tra i rappresentanti della University of United Popular Nations, con Università Popolare di Milano (Università Popolare degli Studi di Milano).


Per le informazioni sulla Storia del Paese rimandiamo a Wikipedia






Sulla UNIVERSITA' POPOLARE DEGLI STUDI DI MILANO abbiamo recentemente pubblicato:

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