domenica 3 marzo 2013

Sport, cultura ed educazione interculturale attraverso lo sport

Ha preso il via nei giorni scorsi il progetto “Sport, sport cultura ed educazione interculturale attraverso lo sport” promosso dall’Unione Sportiva Acli Marche e cofinanziato dalla Regione Marche ai sensi della L.R. 9/2004. 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i partecipanti al presente progetto alla esigenza di collaborare per trarre vantaggio dai valori trasmessi attraverso lo sport per lo sviluppo delle conoscenze e competenze che consentono ai giovani di sviluppare capacità fisiche e la volontà a compiere sforzi a livello personale, nonché capacità sociali come il lavoro di gruppo, la solidarietà, la tolleranza ed il fair play in ambito multiculturale. 
Una iniziativa che non ha mancato di interessare anche Yorker University che con il suo corso di Faculty e Fitness Doctorate è sempre attenta alle logiche che uniscono cultura e sport nel nostro paese.
Altri obiettivi del progetto sono incoraggiare lo scambio di buone pratiche sul ruolo che lo sport può svolgere nei sistemi educativi per promuovere l’inclusione sociale dei gruppi sfavoriti, in particolare quelli di origine straniera e promuovere una nuova cultura sportiva che sappia dire il reale valore che ha in esso la persona, evidenzi la dimensione di gioco che si accompagna all’attività sportiva e all’aspetto di gratuità che è insita nel gioco. 

“Occorre insomma – dicono i dirigenti dell’U.S. Acli delle Marche - pensare lo sport come attività che mette al centro la persona e che osa rivolgersi a tutti, accogliendo la sfida di privilegiare le persone in difficoltà, di coinvolgere i demotivati, di orientare i le energie dei ribello verso un risultato comune e positivo. Ma promuovere una nuova cultura sportiva vuol dire anche aprire un dialogo con chi intende lo sport in maniera diversa al fine di creare dibattito, scambio di opinioni e di esperienze, promuovere momenti di confronto”. 

Lo sport è un linguaggio universale, in un campo possono incontrarsi e giocare una partita persona di culture diverse, di lingue diverse, ma incontrarsi e comunicare lo stesso. Questo ruolo sociale dello sport è stato anche riconosciuto nel Libro Bianco dello sport dell’Unione Europea, in cui si evidenzia come lo sport possa assumere un ruolo fondamentale nella formazione non formale, nel volontariato, nella lotta contro ogni forma di discriminazione e nella lotta alle droghe. In maniera particolare è stata riconosciuta l’importanza dello sport che può “facilitare l’integrazione nella società dei migranti e delle persone d’origine straniera e sostenere il dialogo interculturale”.

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